Caponata di “Picciridda – con i piedi nella sabbia”

La mia bella Sicilia è stata sempre una delle location più apprezzate per la realizzazione di film; sia solo per la sua bellezza ambientale ma anche come protagonista delle storie raccontate nei film. Lungo è, infatti, l’elenco dei titoli delle pellicole che potrei fare; partendo da “il Padrino” di Francis Ford Coppola a “L’avventura” di Michelangelo Antonioni, da “Vulcano” di William Dieterle a il “Gattopardo” di Luchino Visconti; da “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore a “il Postino” di Massimo Troisi etc. etc. etc, praticamente potrei continuare all’infinito… Uno degli ultimi film che vede la Sicilia protagonista è “Picciridda” (in dialetto siciliano vuol dire “bambina”), uscito nelle sale nel 2020 ed è tratto dal romanzo della siciliana Catena Fiorello che è anche sceneggiatrice insieme al giovane regista, anch’esso siciliano, Paolo Licata, con la collaborazione di Ugo Chiti. Il film è ambientato a Favignana, la perla delle isole Egadi, negli anni ’60. La pellicola tratta di spinosi argomenti quali: l’immigrazione dovuta alla mancanza di lavoro e quindi alla povertà; la solitudine di chi rimane, i quali percepiscono un senso di abbandono; l’ingenuità di una bambina che si avvicina al mondo degli adulti caratterizzato dall’ignoranza, dall’avidità, dall’omertà e dal maschilismo, e, per ultimo, la violenza che il regista riesce a gestire con delicatezza. Splendida è l’interpretazione degli attori tra cui spicca quella dell’attrice siciliana, Lucia Sardo, la quale interpreta il ruolo della nonna della picciridda, soprannominata la “generala”, una donna forte, autoritaria, orgogliosa e indipendente che, con i suoi modi bruschi, nasconde, invece i propri sentimenti, ma che sono visibili nei gesti eleganti che riserva nel vestire i morti con cura quasi commovente. Il film ha avuto un grande successo al 65° Taormina Film Fest, aggiudicandosi numerosi premi (miglior sceneggiatura, migliore attrice emergente, menzione speciale attrici protagoniste) ed ha ottenuto anche una candidatura ai Nastri d’Argento.

TRAMA: Lucia (Marta Castiglia) è una bambina di 11 anni che viene affidata dai genitori, emigrati in Francia, alla nonna Maria (Lucia Sardo), una donna severa, che impedisce alla nipotina di avere rapporti con la famiglia della sorella con la quale non parla da anni. Naturalmente la curiosità che nasce dal voler conoscere i motivi del monito della nonna, porteranno Lucia ad affrontare in prima persona e a caro prezzo, il segreto terribile che Maria le nasconde per proteggerla.

RICETTA

Il piatto abbinato a questo film è, forse, quello più conosciuto ed apprezzato della cucina siciliana nel mondo, ovvero la Caponata. Un piatto molto antico, il cui nome deriva dal pesce, presente nel Mediterraneo, il capone (o Lampuga), che veniva cucinato in agrodolce e servito nelle tavole degli aristocratici, ma che fu sostituito, dalla povera gente, con le melanzane, un ingrediente povero e più accessibile alle loro tasche. Nel film, questa prelibatezza viene servita durante un pranzo di Natale, a cui partecipano Laura e la nonna, insieme ad altre semplici e povere vivande. Esistono diverse varianti della ricetta, ma, naturalmente, quella che vi propongo, è quella che si realizza nella mia città, Palermo.

Ingredienti: 1 kg di melanzane; 70 gr di capperi; 2 coste di sedano; 90 gr di olive verdi denocciolate; 70 ml di aceto di vino bianco; 1 cipolla; olio di semi per friggere; olio d’oliva extravergine; 500 gr di pomodori; 2 cucchiai di zucchero, qualche foglia di basilico; sale e pepe.

Preparazione: per prima cosa è necessario tagliare le melanzane a dadini, preferibilmente tutti della stessa misura, cospargeteli di sale e lasciateli riposare dentro uno scolapasta, per almeno 1 ora, in maniera che l’acqua di vegetazione esca del tutto portando via con se l’amaro. Nel frattempo, tagliate a dadini il sedano e mettetelo in una pentola d’acqua bollente e salata per circa 5 minuti, il tempo di ammorbidirlo, dopodiché, scolatelo e ponetelo su uno strofinaccio di cotone. Passiamo alle cipolle, che dovranno essere sminuzzate e fatte imbiondire in una padella con dell’olio extravergine d’oliva caldo, subito dopo, aggiungete le olive tagliate a pezzetti e i capperi dissalati. Cuocete il tutto per circa 10 minuti, mi raccomando mescolate frequentemente, per evitare che si brucino e si attacchino alla padella, se è necessario aggiungete un po’ d’acqua. Successivamente, aggiungete il pomodoro tagliato a pezzetti e fate cuocere per almeno 20 minuti o comunque, fino a che l’acqua si ritiri e tutto sia ben amalgamato. Nel frattempo, friggete le melanzane, in abbondante olio di semi caldo. Appena il pomodoro è ben cotto, aggiungete il sedano, lo zucchero e sfumate con dell’aceto. A questo punto potete aggiungere le melanzane fritte e del basilico e aggiustate il tutto di sale e pepe. Fatela raffreddare e, solo a questo punto, potete gustarla 😋😋😋

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